
In un contesto di mercato che si accinge a superare le incertezze del quadro incentivante e degli aspetti ambientali, il CPEM organizza un convegno sul minieolico in cui si parlerà degli attesi nuovi decreti.
Saranno anche prospettati gli ultimi sviluppi tecnologici nella costruzione degli aerogeneratori di piccola taglia ad asse orizzontale e verticale in Italia, con un focus sul diffuso fenomeno delle turbine usate.
Il convegno toccherà anche i temi della finanziabilità dei progetti che, se basati su analisi anemologiche rigorose e macchine affidabili, potrà garantire un’ulteriore spinta allo sviluppo di questo settore.
Nota convegno
Nella mattinata del 10 aprile si è svolto il Convegno CPEM dal titolo “Il minieolioco italiano verso una nuova fase di crescita” nell’ambito di Solarexpo Innovation Cloud 2015, moderatore Alberto Pinori, Vice Presidente di Anie Rinnovabili.
Carlo Buonfrate ha presentato la situazione aggiornata del mercato del minieolico fino a 200 KW che a gennaio 2015, in base ai dati GSE, ha raggiunto 55,6 MW con 964 impianti installati. Il Presidente del CPEM ha poi analizzato il trend del contatore delle FER non Fotovoltaiche che, sulla base della disponibilità residue di 80 milioni a fine febbraio 2015, dovrebbe garantire la copertura degli incentivi per buona parte del 2015, in attesa che, entro l’estate, venga varato il nuovo DM che dovrebbe estendere la copertura a tutto il 2016.
Le due tecnologie del minieolico ad asse orizzontale e verticale nelle taglie da 60 KW, sono state presentate rispettivamente da Ezio Tedoldi della Criel di Assago e da Orlando Lozzi della Genius.
Il prof. Lorenzo Battisti dell’Università di Trento ha affrontato il tema dell’impiego delle turbine eoliche usate, mettendone in evidenza le opportunità e i limiti.
Sull’apparente semplificazione amministrativa delle autorizzazioni comunali si è soffermato l’avv. Piero Viganò dello studio Osborne Clarke, che ha ben spiegato la distinzione in termini di rischio tra Pas esplicite ed implicite ed ha anche evidenziato alcune contraddizioni delle recenti linee guida del decreto ambientale.
La seconda parte del convegno ha affrontato il delicato tema della bancabilità dei progetti minieolici che vanno realizzati con una forte attenzione anche agli aspetti tecnici, contrattuali e di sostenibilità economico- finanziaria, come spiegato dall’ing. Mauro Moroni, responsabile della Moroni&Partners, ente che effettua accurate due-diligence per le principali banche italiane. Il dr. Mario Tallarico ha illustrato le modalità di intervento dei finanziamenti green di BPM a favore dei progetti di impianti FER, che diventano più facilmente finanziabili se sostenuti da garanzie di validi consorzi fidi, come nel caso di Ascomfidi Torino che, come presentato dal dr. Pasquale Sinatra e dalla d.ssa Anna Demo, ha puntato con grande determinazione sul settore del minieolico.
Il dr. Mauro Fumagalli ha chiuso i lavori spiegando come l’accompagnamento di una qualificata società di consulenza quale AURA, arranger specializzato nel finanziamento delle FER ed in particolare del minieolico, possa facilitare l’accesso alla finanziabilità da parte di diverse banche italiane.
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