
L’associazione denuncia i provvedimenti “punitivi” della Regione Basilicata e il preoccupante ritardo del nuovo decreto rinnovabili. Si torna a chiedere una proroga degli incentivi ad accesso diretto del dm 23 giugno 2016 e una sanatoria per gli impianti connessi in ritardo.
Nei giorni scorsi si è tenuto a Potenza un incontro tra Carlo Buonfrate, presidente del CPEM, associazione che rappresenta gli interessi del minieolico a livello nazionale, ed un gruppo di operatori lucani del settore. Il presidente – rende noto l’associazione in una nota – ha preso atto “dello stato di difficoltà e frustrazione” in cui versano i tanti piccoli investitori locali, “vittime di atteggiamenti ostruzionistici della pubblica amministrazione e delle inefficienze del distributore della rete”.
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