Il CPEM – Consorzio Produttori Energia Minieolico è nato nel giugno 2011 per volontà di un gruppo di aziende agricole, che hanno scelto la strada delle agro-energie da fonte minieolica per integrare il loro reddito. Ad esse si sono unite importanti imprese di produzione e distribuzione di macchine minieoliche ed imprese attive nelle rinnovabili che vedono nel minieolico un’interessante opportunità di investimento.
La mission del Consorzio, come riportato nello Statuto, è la tutela degli interessi dei produttori di energia e dei costruttori di macchine e componenti, nel settore della generazione distribuita ed in particolare degli impianti minieolici, attraverso:
- la promozione dell’uso sostenibile delle risorse naturali, delle fonti rinnovabili di energia, della riconversione del sistema energetico;
- la promozione della ricerca e dell’educazione energetica; la tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente l’organizzazione di fiere, congressi, manifestazioni ed incontri orientati alla divulgazione delle informazioni relative alla produzione di energia da fonti rinnovabili e alla
- promozione dell’attività dei consorziati; la ricerca delle sinergie di gestione accentrata di servizi, forniture, strutture e quant’altro allo scopo di sfruttare economie di scala e ridurre i costi;
- la promozione di sistemi di acquisto collettivo per i produttori di energia direttamente dalle fonti di produzione e lo sviluppo di convenzioni con i fornitori di servizi e beni strumentali.
Il 13 settembre 2011 il CPEM ha aderito ad APER oggi ASSORINNOVABILI.
Il CPEM è socio fondatore del coordinamento FREE a cui ha aderito a fine 2012.
Alcuni temi di prioritario interesse per il CPEM sono :
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il riconoscimento di adeguate tariffe omnicomprensive per il settore dopo il 31.12.2015;
la semplificazione dell’iter autorizzativo per l’installazione degli impianti;
- la facilitazione di connessione alla rete elettrica;
- la semplificazione dell’accesso al credito; la certificazione degli impianti;
- l’eliminazione dell’IMU;
- l’eliminazione della disparità della fiscalità delle imprese agricole rispetto al fotovoltaico.
- l’esclusione dal regime degli incentivi delle macchina rigenerate